Scritto da Alina il .

Massoterapia

La pratica del massaggio deve rispettare regole ben definite al fine di dare a questa tecnica tutti i criteri di efficacia di cui necessita il paziente.
La seduta di massaggio deve effettuarsi in condizioni di conforto e di igiene.

La sala di fisioterapia presenta delle caratteristiche specifiche: deve avere un lavabo, offrire una temperatura ambientale adatta e permettere agevolmente il lavoro al fisioterapista su entrambi i lati del lettino senza interruzioni.

Importante è il posizionamento del fisioterapista e del paziente per permettere un'esecuzione ottimale per le manovre.

La pratica del massaggio è preceduta da un esame rigoroso dei differenti piani tissutali quali pelle, muscoli, tendini, legamenti, visceri.Questo attento esame del paziente – prima della seduta di massaggio – si avvale di un'osservazione (esame visuale), di una palpazione e di una mobilizzazione segmentaria per valutare lo stato di fasce fibrose e muscolari, muscoli, tendini, articolazioni.

Fondamentale è che il fisioterapista sia in possesso delle adeguate conoscenze acquisite durante gli anni di studio universitario.
La laurea conseguita dal fisioterapista è un titolo che evita al paziente il rischio di affidarsi a persone prive di specifici requisiti professionali.
Un massaggio mal eseguito o senza una corretta indicazione può essere assolutamente inutile o peggio ancora dannoso.
Sono necessarie regole di igiene e di conoscenze anatomiche e di fisiologia.
Il massaggio non consiste in una serie di atti stereotipati; occorre adattarsi alle reazioni del paziente. Questa interazione permette di realizzare un massaggio “su misura”.
Il fisioterapista si avvale del lavoro delle mani per impostare le tecniche più appropriate.
 
Il massaggio può essere effettuato a una o due mani. Vi sono molte direzioni di "lavoro": longitudinali, trasversali e rotatorie che sono messe in atto dal terapista.
Importanti sono le prese di contatto tra le mani del fisioterapista e il corpo del paziente.
La pressione è una nozione essenziale che determina gli effetti del massaggio su differenti tessuti ma altrettanto difficile da quantificare e quindi si fa appello all'esperienza ed alle capacità del fisioterapista per percepire e reagire alle reazioni dei tessuti.

La durata di una seduta segue una progressione specifica: dalle manovre superficiali – presa di contatto col paziente – si passa al tipo di tessuto da trattare e si dirige verso gli strati profondi. Con una progressione inversa si giunge alla fine della seduta. Il tempo di una seduta di massoterapia dipende da molti fattori quali la patologia trattata, il distretto da massaggiare, le caratteristiche del paziente e la sua reazione alla manovra; varia generalmente dai 15 ai 30 minuti. Per essere eseguito correttamente è importante che il massaggio non abbia una durata eccessiva.
Il massaggio può essere effettuato a mani secche, vale a dire senza l'utilizzo di alcun prodotto ma generalmente si utilizzano sostanze che permettono di facilitare lo scivolamento delle mani sulla pelle del paziente (talco, olii, vaselina, creme specifiche).

Quello che importa non è la ricostituzione di un gesto, ma la realizzazione di un atto efficace, corretto e valido.